domenica 8 gennaio 2017

AVANTI, SAVOIA! - 3


Quando nel 2002 e nel 2003 trascorsi i miei primi lunghi periodi a Lisbona, alloggiavo in un appartamentino che il mio amico Paulo mi aveva disponibilizado. Si trovava quasi a ridosso delle mura della Tapada das Necessidades e, scendendo per il mio jogging a giorni alterni verso Alcântara e quindi il lungotago, incrociavo una strada il cui nome mi incuriosiva. Era la rua Maria Pia.

Chissà perché, pensavo si trattasse di una santa o una beata, e invece mi sbagliavo: Maria Pia fu una delle regine più amate del Portogallo. A lei sono stati dedicati ponti come quello di Porto, scuole, ospedali e, per l'appunto, vie, come quella del Casal Ventoso. E naturalmente, visto che parliamo della schiatta dei Savoia, era italiana proprio come te.

Secondogenita di Vittorio Emanuele II e quindi nipote di Carlo Alberto, nel 1862 fu scelta come moglie dal giovanissimo re Luís I. Come all'epoca accadeva, i nobili si sposavano tra di loro per non “imbastardire” il sangue, così accadde che la principessa, nemmeno quindicenne, si unì per procura col ventitreenne re e lo raggiunse a Lisbona, dove visse per ben quarantotto anni, fino all'esilio che seguì la proclamazione della Repubblica (5 ottobre 1910), quando tornò in Piemonte. Molto dedita alle tematiche sociali, pare si adoperasse per i più poveri con elargizioni e raccolte di donazioni. Purtroppo la sua salute mentale tracollò all'indomani del regicidio di suo figlio, Dom Carlos I (da cui prende il nome la Avenida piena di jacarandà tra Santos e São Bento) e del suo nipote erede al trono Dom Luís Filipe de Bragança. Morì in esilio nella sua Torino nel 1911 e fu sepolta nella Basilica di Superga, e ancora si attende la traslazione delle sue spoglie in Portogallo, vicino ai resti degli altri membri della sua famiglia.

La storia ci ha tramandato numerosi aneddoti sulla sua figura: si narra che una volta partì di notte in treno per raggiungere Porto e prestare soccorso alle vittime di un incendio in un teatro, un'altra volta pare che si tuffò addirittura nelle acque del Tago per salvare due ragazzini che stavano annegando. Tuttavia rimase famosa anche per lo sfarzo di cui amava circondarsi: una volta rispose a tono a un ministro che velatamente le rimproverò le sue stravaganze di nobildonna, sbottando: “Quem quer rainhas, paga-as!” (“Chi vuole le regine, le paga”). Capito che peperino?!

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