sabato 28 gennaio 2012

ELÉCTRICO 28


Il tram 28E sta a Lisbona come l’autobus 64 sta a Roma: sono entrambi pieni di turisti pronti a farsi borseggiare. La differenza principale è che mentre il 64 porta i turisti alle principali attrazioni, il 28 è di suo un’attrazione.

Giallo, vecchietto, asmatico, coi suoi interni di legno, le sue scritte d’antan, il suo stridere e sferragliare lungo le strade scoscese della città, la sabbia riversata nelle rotaie per fare attrito e non slittare, ha fascino da vendere. E ancora di più ne ha quando, privo di turisti, trasporta vecchiette sdentate che abitano nei tuguri di Graça, nonnetti con l’alito avvinazzato da qualche ginjinha di troppo o teppistelli che scroccano il viaggio appollaiandosi al predellino posteriore, bisticciando rumorosamente e mandando su tutte le furie i tranvieri. Infatti, prima che attrazione turistica da cartolina, il 28E è un mezzo di trasporto della Carris, l’azienda municipale dei trasporti urbani, che collega tra loro i quartieri più rappresentativi della Lisboa antiga, dal cimitero dei Prazeres (dei Piaceri) al multirazziale Martim Moniz, e viceversa.

A giudicare dal suo aspetto verrebbe da pensare che questo pezzo d’antiquariato ambulante risalga all’Ottocento o giù di lì: niente affatto, visto che Lisbona conobbe i primi omnibus elettrici nel 1901 e che questa linea fu inaugurata il 1° marzo 1914. Oggi il 28E copre un percorso di circa dieci chilometri, trotterellando per quaranta minuti tra lo charme dei quartieri più alla moda e l’atmosfera piacevolmente trasandata dei quartieri più popolari.

Al non proprio modico prezzo di 2,85 euro (causa crisi), o con circa un euro se si viaggia con la card LisboaViva, si compie un viaggio che è un compendio delle cose da vedere a Lisbona. E non solo: di recente il 28E è diventato anche teatro di un’iniziativa molto interessante: "Fado no eléctrico" (Fado nel tram). A giugno, a ridosso della festa di sant’Antonio, vi vengono allestiti spettacoli di fado con un chitarrista e una fadista che il più delle volte viene accompagnata dai passeggeri che intonano insieme a lei i grandi classici popolari. Trovarsi lì, in quei momenti, non ha prezzo: è un vero e proprio spettacolo molto lisboeta, che fa il paio con quello che si poteva vedere fino a pochi anni fa, quando signorotti dal baffo impomatato o rubizzi sovrappeso tenevano in mano le redini della carrozza. Adesso, invece, aitanti giovanotti e graziose signorine hanno preso il loro posto. Ed è delizioso vedere come le graziose signorine brandiscono la spranga di ferro in dotazione del tram imprecando contro quei ragazzacci che si attaccano al tram senza pagare il biglietto, ‘sti portoghesi!

2 commenti:

  1. Ovviamente ci ho fatto un giro, quando son stato in Portogallo. E non ci crederai, ma non mi hanno nemmeno borseggiato.

    Diego

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    1. Ciao Diego
      non ti hanno borseggiato perché avevi sicuramente letto il cartello "cuidado com os carteiristas"! :-)

      Graz

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